È il 28 luglio e ho appena concluso la stipula di un altro immobile.
Non sarà l’ultimo, ho già in programma altre trattative per la prossima settimana ma come ogni estate anche per me si avvicina il momento delle meritate ferie. Sono piacevolmente stanco in effetti: anche quest’anno ho portato a compimento molti progetti .
Questo mi ha confermato che, nonostante ogni previsione, anche quella più negativa, le persone oggi hanno ancora voglia di comprare e vendere casa. Continuo infatti a riscontrare un’ampia domanda nei confronti degli immobili presenti a Milano e nell’hinterland.
Più in generale, facendo una considerazione di quello che ho rilevato durante quest’anno così particolare ed imprevedibile, ho constatato che il tempo medio di acquisto è rimasto pressoché invariato rispetto agli anni precedenti, e la prova sta nell’aver continuato ad incontrare acquirenti fortemente determinati e motivati.
Questo periodo, ha sicuramente un merito: ci ha reso partecipi dell’avvento di nuovi stimoli, ha cambiato il mondo della mediazione immobiliare creando nuove opportunità, sia per noi che lavoriamo all’interno di questo ambito che per coloro che vi si sono avvicinati perché intenzionati a vendere o acquistare casa.
Nella mia storia professionale mi ricordo solamente un periodo di grande trasformazione, nel 2007, quando ci fu la ormai ben nota crisi economica che interessò dapprima i paesi oltreoceano e poi arrivò anche qui in Italia.
La conseguenza fu una eccezionale svalutazione degli immobili.
Questa volta però non ci sono stati stravolgimenti, nonostante il ciclone Covid.
Oggi infatti le stime sono più realistiche e i prezzi degli immobili assolutamente in linea con quelli del periodo di riferimento; a questo si aggiungono anche i tempi di ripresa che si sono di fatto dimezzati.
Valutando gli scenari attuali ti posso nuovamente confermare che le banche hanno deciso di fissare delle percentuali decisamente inferiori dei tassi di mutuo, incentivando in questo modo gli acquisti e, di conseguenza, anche le vendite di appartamenti e case indipendenti. Inoltre, le stesse banche hanno sospeso le rate fino a 6 mesi per i mutui già in essere, in modo da salvaguardare chi sta attraversando il periodo e sta affrontando una situazione lavorativa incerta.
Diverse sono state inoltre le proroghe sia a livello legale e notarile che dei consueti procedimenti di compravendita, molti dei quali sono stati posticipati perfino all’anno prossimo.
Ho notato quindi una cura particolare e un grande rispetto del contesto in cui si sono trovate purtroppo numerose persone. Si è creata una vera e propria rete di protezione, capace di offrire una maggiore sicurezza per chi avesse ancora la viva intenzione ad effettuare una compravendita immobiliare.
Mentre la fase uno è stata superata senza causare gli alquanto temuti danni, la fase due è quella che ora come ora può destare qualche preoccupazione: ci troviamo al cosiddetto “giro di boa”.
Considerando che per prima cosa dovremmo seguire attentamente l’evoluzione della situazione sanitaria, gli scenari che potremmo trovarci davanti potrebbero essere diversi da quelli correnti.
Se è vero che il governo sta pensando ad una nuova manovra per il sostegno al lavoro, che porterà ad una nuova proroga delle casse integrazioni, è giusto cominciare a domandarsi come reagiranno a questo punto le banche rispetto ai mutui in essere e la stipula di quelli nuovi: ci saranno ancora le garanzie per poterli richiedere e ottenere?
Quel che posso presupporre è che al momento della ripresa dei pagamenti delle rate rimaste in sospeso, ci sarà un conseguente allungamento del periodo di rateizzazione del mutuo. Al contempo, il mercato potrebbe essere sostenuto dalle sempre più numerose domande di surroga, permettendo lo spostamento dei pagamenti da un istituto di credito ad un altro, e, posso prevedere, con dei tassi di interesse sempre bassi.
E’ chiaro come il mondo delle banche e quello del settore immobiliare siano strettamente correlati, quindi l’unica cosa da fare è restare in attesa dei prossimi mesi, per vedere in concreto la risposta che arriverà dai provvedimenti realizzati fino ad ora.
Ma vi dirò di più: potrebbe essere il momento ideale per comprare casa o per cambiarla.
Credo che in questo momento solamente la modalità con cui si attua l’intermediazione immobiliare possa fare la differenza.
Sono dell’avviso che sia assolutamente indispensabile tutelare i miei clienti e per farlo mi tengo informato monitorando costantemente il contesto attuale, per poterli a mia volta aggiornare, e ho predisposto una serie di azioni per agevolarli.
Chi si trova in cassa integrazione, ma ha intenzione di vendere perché propenso ad effettuare un nuovo acquisto, avrà più tempo per portare a termine l’atto di compravendita, spostando le date delle stipulazioni al rientro dalla cassa integrazione.
A questo unisco la possibilità di firmare entro il 30 di settembre un contratto di mediazione immobiliare in esclusiva, corrispondendo una commissione dell’1% invece che del 3%, e disponendo di tutti i servizi proposti da Casamatta House Consulting.
In ultimo, proprio perché la serenità dei clienti è per me al primo posto, ho deciso di non accettare la provvigione alla firma della proposta di acquisto, come prassi comune a numerose altre agenzie immobiliari, ma di ricevere metà della provvigione al compromesso e il saldo solamente alla data del rogito.
D’altronde, da professionista con una lunga esperienza nel campo immobiliare, so bene come ci piace considerare la casa: lo specchio in cui ognuno di noi riflette la propria personalità ed essenza, l’accoglienza e il calore.
La casa rimane un bene primario nonché un investimento sicuro a cui non vogliamo rinunciare facilmente, perché per noi, e cito un famoso detto, “La felicità non è un posto in cui arrivare ma una casa in cui tornare”. Presto.